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Le storie di Giulia - Turchia perversa EP1


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
05.09.2024    |    28.287    |    4 8.9
"Poi la vedo: Giulia, splendida come sempre, con quel suo sorriso che mi fa impazzire..."
Agosto sta volgendo al termine, ma il caldo opprimente ancora regna sovrano sulle giornate. Sono costretto a suddividere il mio tempo tra il lavoro e il mare, cercando disperatamente un po' di fresco e di fare dell’'attività fisica senza sudare troppo. Purtroppo, quest'anno la mucillagine in mare è una presenza costante e indesiderata, ma cerco di convivere con essa senza farmi troppi problemi. Non vedo l'ora che arrivi settembre per tornare in palestra e riprendere la mia routine abituale, magari incontrando nuove persone.

Sono ormai quattordici giorni che non ho notizie di Giulia! È partita per la Turchia con Roberta, come sua accompagnatrice di supporto, visto che il viaggio è dedicato ad una mastoplastica rimodellante. Roberta non se la sentiva di partire sola, fortunatamente ha trovato in Giulia un’ amica volenterosa e altruista. Tuttavia, questa latitanza mi fa supporre che Giulia si sia persa in un bazar e stia cercando di comprare un palazzo con i soldi della pensione. Ho provato a chiamarla mille volte, ma mi risponde solo una voce che mi dice di bere più tè alla menta. Cominciano a preoccuparmi seriamente!

Roberta, a 56 anni, sembra un centro estetico ambulante. Fisico scolpito, sorriso smagliante, e un armadio che farebbe invidia a una fashion blogger. Ma dietro quella facciata da diva hollywoodiana, si nasconde una donna che non conosco molto bene, e a quanto pare, nemmeno Giulia. Comunque, l'invito in Turchia è stato troppo allettante per resistere: tutto pagato, sole, mare e un po' di chirurgia estetica. Chissà se le due donnine sono diventate amiche e si stanno rilassando in un hammam o se sono già sotto i ferri. E Giulia, dove sarà finita? Mistero!

Conoscendo Giulia e la sua innata capacità di combinare guai (e di raccontarli in modo epico), sono letteralmente sulla graticola per sapere cosa diavolo le sia successo in Turchia! Avendo un animo altrettanto curioso e disinibito, ho deciso di stuzzicare la sua fantasia con il classico invito al nostro consueto aperitivo. Mentre aspetto la sua risposta, mi immagino già seduto di fronte a lei, con un bicchiere in mano, pronto ad ascoltare le sue gesta peccaminose e avventurose. Chissà quali nuove conquiste avrà fatto e se avrà coinvolto anche Roberta nelle sue avventure? Non vedo l'ora di scoprire se il suo cuore batte ancora per i soliti tipi o se si è lasciata conquistare da qualche bel turco o turca dagli occhi di ghiaccio!

Finalmente mi ha risposto e mi ha confermato l'aperitivo.

Il crepuscolo avvolge tutto in un'atmosfera sensuale, e l'attesa mi brucia dentro. Poi la vedo: Giulia, splendida come sempre, con quel suo sorriso che mi fa impazzire. Il vestito attillato le aderisce al corpo, disegnando una silhouette da capogiro. Osservo ogni suo movimento, incantato dalla grazia e dalla sensualità con cui si muove. I suoi occhi, scuri e penetranti, incontrano i miei, e sento una scarica di elettricità percorrermi la schiena. Voglio toccarla, assaporarla, perdermi in lei. In quel momento, ogni fibra del mio essere desidera che la nostra amicizia si trasformi in qualcosa di più profondo, più intimo. Chissà se questo mio desiderio un giorno diverrà realtà.

Giulia si accomoda su una sedia, accarezzando il suo bicchiere di vino bianco, un nettare aromatico che sembra rispecchiare la sua anima, vivace e complessa come l'uva da cui è nato. Il sole del pomeriggio filtra attraverso le tende del caffè, creando un'atmosfera calda e rilassata. Giulia si abbandona ai suoi ricordi, e con la voce calda e appassionata inizia a raccontarmi della Turchia. La sua voce mi trasporta in un vortice di immagini: i colori vivaci dei bazar di Istanbul, i minareti svettanti che si ergono contro il cielo azzurro, i silenzi meditativi dei monasteri rupestri della Cappadocia. Infine il viaggio verso Antalya, la destinazione per l'operazione di Roberta.

Le sue parole si intrecciano con le emozioni che ha provato durante il viaggio: l'emozione di camminare tra le rocce lunari della Cappadocia, il brivido di scoprire tesori nascosti in antichi bazar, il piacere di rilassarsi sulle spiagge dorate del Mar Mediterraneo.

Poi il suo racconto si sposta su un altro capitolo: l'esperienza con Roberta durante il suo intervento chirurgico e i giorni che lo precedono. Giulia racconta con delicatezza e empatia del suo supporto morale e pratico a Roberta, il suo prendersi cura di lei nei momenti difficili.

Giulia, con quel suo sorriso malizioso, mi ha svelato il segreto più nascosto di Roberta: la nostra amica di palestra, oltre ad essere una bomba sexy, ha un debole per le donne!
"E io," ha aggiunto, "sono stata la sua complice in Turchia". A quel punto, la mia immaginazione ha preso il volo. Le ho chiesto ogni dettaglio, dal primo incontro all'aeroporto fino all'arrivo in hotel. Giulia mi ha raccontato di sguardi furtivi, di tocchi leggeri e di un'atmosfera carica di tensione sessuale. Mi ha dipinto un quadro così vivido che ho quasi sentito il calore del sole turco sulla pelle e il profumo dell'acqua salata. Roberta, con quel suo sguardo felino e quel suo corpo sinuoso, sembrava uscita da un romanzo erotico.

Come al solito, io faccio il tappezziere delle parole, e lei fornisce la stoffa. Un po' come un doppiatore, ma senza le labbra sincronizzate, io darò voce alle sue gesta. Pronti, partenza, via! Da ora Giulia vi racconterà la sua esperienza.

L'aria calda e umida di Antalya ci avvolge non appena mettiamo piede fuori dall'aeroporto. Con gli occhi sgranati, scrutiamo la folla in cerca del nostro salvatore: l'autista. E lì, come un miraggio nel deserto, lo scorgiamo: un cartello con il nome di Roberta. Il cuore ci batte all'impazzata mentre ci dirigiamo verso di lui.

Che fortuna! L'autista parla italiano e ci indica una Mercedes nera, lucida come uno specchio. Non appena ci sediamo, un'ondata di aria condizionata ci avvolge, creando un'atmosfera intima e quasi sospesa. Roberta, con un sorriso appena accennato, appoggia delicatamente la mano sulla mia coscia, tracciando cerchi invisibili. I suoi occhi verdi, intensi come smeraldi, si posano sui miei, e in quel momento il mondo esterno svanisce, lasciando spazio solo a noi due.
Il viaggio verso l'hotel è un battito di ciglia: un attimo prima sono seduta in macchina, l'attimo dopo sto già compilando la scheda di registrazione alla reception.

Saliamo in camera, il suono della porta che si chiude alle nostre spalle risuona come un battito del cuore. Roberta avanza verso di me, il suo sguardo penetrante mi cattura completamente, come se potesse leggere i pensieri che danzano nella mia mente. C'è un’intensità nell’aria, una tensione palpabile che sembra avvolgerci in un abbraccio invisibile.

Quando ci troviamo a pochi centimetri l’una dall'altra, il mondo esterno svanisce. È come se fosse rimasto solo il battito dei nostri cuori in questa stanza silenziosa. Roberta alza una mano, il suo movimento è lento e misurato, ma ricco di intenzione. Le sue dita, delicate e decise, iniziano a tracciar la linea dei bordi di pizzo della mia gonna, accarezzando la pelle sotto il tessuto come un soffio di vento che provoca brividi lungo la mia schiena.
Ogni tocco è un elettrico stimolo, un invito a lasciarsi andare a quella danza di desiderio che ora fruscia tra di noi. Posso sentire il suo respiro caldo contro il mio orecchio mentre mi sussurra:

"Ti fidi di me?".

Annuisco, il mio corpo risponde al suo tocco mentre i miei capezzoli si induriscono sotto il tessuto sottile del mio reggiseno. I denti di Roberta brillano nella luce fioca della stanza d'albergo mentre sorride e lentamente mi slaccia il reggiseno.

"Sdraiati", ordina, con voce bassa e seducente.

Faccio come mi chiede, ho il cuore che mi martella nel petto mentre aspetto la sua sorpresa. Le dita di Roberta scivolano lungo il mio corpo mentre infila la mano nella borsa. Sento il fruscio del tessuto e il suono di qualcosa che viene scartato. All'improvviso, un materiale morbido e setoso mi viene poggiato sugli occhi.

"Che cosa è?" chiedo con una voce velata da un crescente desiderio, appena più alta di un sussurro.

"Una benda", mormora Roberta, le sue dita che tracciano il bordo del tessuto come un preludio a una sinfonia di sensazioni. "Per acuire i tuoi sensi".

Annuisco, il mio corpo vibra al ritmo delle sue parole mentre le sue mani esplorano ogni curva e contorno. Segue il profilo dei miei fianchi, assaporando la dolcezza della mia vita, mentre il rigonfiamento dei miei seni è una promessa silenziosa di piacere. Sono completamente nuda, distesa sul letto, vulnerabile e allo stesso tempo avvolta dalla tensione palpabile dell'attesa. I miei occhi oscurati, il mondo intorno a me svanisce, e la mia salivazione si azzera, lasciando solo il sapore dell'eccitazione.

All'improvviso, un tocco morbido e piumato scivola delicato contro il mio clitoride. Un gemito sfugge dalle mie labbra, un suono involontario carico di desiderio mentre il mio corpo trema sotto i suoi tocchi. Roberta ridacchia, la sua risata è un incantesimo che mi avvolge mentre le sue dita si uniscono alla piuma, lavorando con maestria sulla mia carne sensibile.

"Ti piace?" chiede, la sua voce bassa e seducente scivola nella mia mente come una carezza, infondendomi una fulminea scarica di ardente anticipazione.
Non riesco a trovare le parole, immersa in un torrente d’emozioni che mi travolge. Il mio respiro si fa affannoso e, con un leggero movimento della testa, esprimo il mio consenso. Ogni attimo si dilata, mentre lei continua a stuzzicarmi con delicatezza; una danza sensuale che mi fa tremare di desiderio.

La benda sugli occhi amplifica ogni sensazione, ogni tocco diventa una scarica elettrica che viaggia lungo il mio corpo, infondendo intensità in ogni fibra del mio essere. Sento il calore di Roberta avvolgermi, una presenza travolgente, il suo desiderio palpabile e accessibile. Le sue mani sono esperte, si dedicano con dolcezza al mio clitoride, mentre il suo tocco scivola nei meandri della mia passione, accompagnato da una penetrazione lenta e misurata che mi fa perdere il fiato.
Ogni movimento è un crescendo di piacere, che mi fa sentire completamente vulnerabile e incredibilmente viva.
L'eccitazione cresce, un vortice di piacere che mi fa sentire bagnata e ardente.

"Per favore," supplico, lasciando che la mia voce si rompa sotto il peso del bisogno, "Non ti fermare, continua, ho bisogno di più." Le parole escono come un sospiro disperato, una richiesta che scuote l'aria intorno a noi, mentre mi abbandono completamente alla sua volontà. Roberta felice delle mie parole, osa di più. Le sue dita scivolano nelle mie pieghe umide e desiderose, profana con determinazione la mia femminilità che si offre al suo tocco. Gemo e mugolo con maggiore intensità, il mio corpo trema mentre mi porta sempre più vicino all’orgasmo.

Mi sento un lago, la sensazione che provo mentre mi penetra lentamente è un qualcosa di unico. Roberta lecca e succhia avidamente i bordi della mia fighetta e ogni tanto sento risucchiare il clitoride in modo audace. Percepisco chiaramente la punta della lingua dura e calda che tamburella senza pietà. Mi abbandono all’ estasi con gli occhi bendati e i sensi in allerta.
Mentre il mio corpo si scioglie alle sue attenzioni, i miei fianchi si alzano contro il suo viso per aiutarla e godere del suo tocco.

"Hai un sapore fottutamente buono” esclama, con la sua voce, un dolce mormorio attenuato dalle mie labbra intime. Posso sentire il suo respiro caldo accarezzare la mia pelle, un soffio di calore che si insinua nei miei sensi e mi avvolge in un abbraccio avvincente, rendendo ogni istante un'esperienza elettrizzante. Il suo ardore si mescola al mio, creando un'atmosfera carica di passione e brama, mentre ci perdiamo l'uno nell'altra.

Proprio quando penso di non poterne più, Roberta mi infila un dito nel culo, l'intrusione inaspettata mi fa sussultare. Il dito entra ed esce in sincronia con le altre che si trovano dentro di me, sono sopraffatta. Il mio corpo trema di desiderio.

Cazzo, sono in fiamme. Inarco la schiena e gemo forte mentre le dita di Roberta fanno la loro magia.
"Sì, proprio lì! Non fermarti!" supplico, con la voce roca per la lussuria.
Stringo il sedere, sentendo il suo dito scivolare dentro e fuori, assaporando lo squisito tormento. Le dita di Roberta esplorarono ogni centimetro di me, davanti e dietro.
Roberta continua a succhiarmi e a masturbarmi. Ripete all’ infinito quanto le piace il mio sapore e la sua lingua non mi concede attimi di pietà. Il suo respiro caldo sulla mia carne sensibile, non fa che aumentare la mia eccitazione.

"Vieni per me," ordina con una voce bassa e seducente, carica di un'irresistibile autorità. Non posso fare a meno di obbedire; il mio corpo si contorce come una fiamma danzante, avvolto da intense ondate di piacere che mi travolgono come un'onda impetuosa.
Ogni contrazione libera un brivido elettrico che mi attraversa, facendomi tremare in un crescendo di euforia e vulnerabilità, dove ogni fibra del mio essere si arrende a un'estasi travolgente.
Roberta viene travolta dalla mia esplosione di piacere, e, con una determinazione ardente, non si tira indietro: continua a leccarmi con una frenesia che mi fa perdere completamente il controllo. Il suo viso, completamente inondato dai miei liquidi, è una visione così intensamente erotica che mi fa bruciare di desiderio, ma la benda che mi offusca la vista mi costringe a lasciarmi andare all'immaginazione, amplificando ogni sensazione.

Tuttavia, Roberta non ha ancora finito con me. Si allontana, lasciandomi ansimante e desiderosa di altro.

Continua ....

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"Chi l'ha detto che l'amicizia platonica non sia un campo minato di desideri inespressi? Ogni racconto che dedico a Giulia è un po' come un romanzo rosa autoprodotto, dove la realtà fa da canovaccio e la fantasia sbriglia. Giulia, la mia musa ispiratrice, mi concede il permesso di dipingere i suoi sogni più segreti, con qualche pennellata in più di passione. Peccato che, nonostante la mia creatività e la sua approvazione, finora abbia dovuto accontentarmi del ruolo di narratore. Ma non demordo! L'amore, si sa, è paziente e io sono un maratoneta sentimentale. L'unica incognita ora è Roberta: come reagirà quando scoprirà che è stata protagonista di un romanzo erotico? Spero solo che non mi scambi per uno stalker letterario!"


"Avete finito di leggere? Bene, ora tocca a voi giudicare se sono un genio incompreso o solo un tizio che si crede uno scrittore. Un voto, dai, non fate i tirchi! E se vi va, lasciate pure un commento, anche uno di quelli che fanno ridere.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi sognare, ma anche perché mi piace farmi un po' di pubblicità. Diciamo che sono un po' come un venditore ambulante di sogni proibiti. E sì, ho un debole per le donne, ma non sono fissato su un solo tipo. Anzi, mi piace sperimentare!
Se vi va di far parte della mia cerchia di ammiratori (o complici), contattatemi pure. Magari insieme possiamo inventare una storia ancora più pazza."


Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su T G con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.
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